Dove vendere gli appunti universitari? Le 5 migliori app e piattaforme

Sergio Mancuso

5 app per vendere appunti universitari.

Vendere gli appunti universitari è diventata una pratica molto conveniente per chi acquista e soprattutto per chi vende, poiché offre un’opportunità unica per monetizzare il proprio impegno accademico. Ogni studente universitario sa quanto gli appunti di lezione siano fondamentali per sperare di superare gli esami, per questo li custodisce come se fossero un tesoro molto prezioso.

E a buon rendere, perché una volta superato l’esame, gli appunti universitari possono rivelarsi una risorsa fruttuosa che può essere commercializzata facilmente online. Ore passate in aula, sessioni di studio intensive, e pagine fitte di concetti e schemi creati in maniera precisa rappresentano un patrimonio di valore che spesso resta inutilizzato una volta concluso il corso ma che ora è possibile vendere online.

Portali per studenti, social media, piattaforme dedicate e app sono le porte ideali per vendere i propri appunti universitari. Negli ultimi anni la digitalizzazione ha reso possibile la creazione di vere e proprie community di studenti che si aiutano reciprocamente condividendo materiali didattici di qualità, ma vendere gli appunti non è come vendere un orologio, esistono regole e termini che vanno rispettati: scopriamoli insieme.

Vendere gli appunti universitari è legale?

La vendita degli appunti è una pratica legale, soprattutto se si effettua cercando di valorizzare il lavoro svolto dallo studente nell’aula di lezione piuttosto che copiare pedissequamente quello che dice il professore. Ogni studente universitario infatti sa quanto sia impegnativo costruire un set di appunti chiari, ordinati e completi.

Iniziamo subito facendo una doverosa precisazione: vendere appunti universitari è illegale, come previsto in base alla legge sul diritto d’autore 633/1941, quindi rimane una pratica illecita se si mette in vendita la trascrizione delle parole del professore che, appunto, sono una sua proprietà intellettuale. In questo senso anche vendere slide o dispense risulta una pratica illegale, perché si tratta di materiale preparato da un professionista.

Altro discorso riguarda invece i propri appunti personali presi durante la lezione, rielaborati attraverso la propria competenza e resi così unici. In questo caso, sì, vendere i propri appunti universitari può trasformarsi in una pratica redditizia. Non importa se sei uno studente attuale o un ex studente: se hai appunti ben fatti, c’è qualcuno pronto a pagarli.

In questo articolo esploreremo insieme le 5 migliori piattaforme per vendere gli appunti universitari, evidenziando i vantaggi di ogni opzione e fornendo consigli pratici per iniziare subito. Preparati a scoprire come trasformare le tue ore di studio in un guadagno reale!

Si guadagna davvero vendendo i propri appunti universitari?

vendere appunti universitari.

La possibilità di guadagnare vendendo i propri appunti universitari è una realtà concreta che attira l’attenzione di molti studenti e laureati. Con la diffusione di piattaforme digitali dedicate alla compravendita di materiali accademici, trasformare le proprie ore di studio in una fonte di reddito è diventato più semplice e accessibile. Ma quanto è effettivamente redditizia questa pratica? E quali benefici porta, oltre al guadagno economico? 

Gli appunti ben organizzati e completi rappresentano un prodotto di valore che spesso rimane inutilizzato dopo il completamento di un corso o di un esame. Venderli permette di monetizzare il lavoro svolto durante il percorso accademico, un’attività che di per sé richiede dedizione, tempo e competenze.

Questo guadagno, seppur variabile, può rappresentare un supporto concreto per coprire spese universitarie, materiali di studio o anche semplici necessità quotidiane. I guadagni dipendono da diversi fattori, come:

  • La qualità;
  • L’unicità dei contenuti;
  • La materia trattata;
  • La domanda sul mercato.

Ad esempio, appunti di corsi tecnici o scientifici molto specifici possono avere un valore maggiore rispetto a quelli di corsi più comuni, poiché spesso risultano più difficili da reperire. Inoltre, il formato digitale degli appunti consente di vendere lo stesso materiale a più persone, trasformandolo in una fonte di reddito potenzialmente scalabile se si utilizzano le piattaforme giuste.

Oltre all’aspetto economico è pur vero che vendere appunti significa offrire un contributo significativo alla comunità studentesca. Molti studenti trovano difficoltà nel seguire tutte le lezioni o nel prendere appunti chiari e completi, quindi acquistare appunti di qualità da chi ha già superato con successo un corso può fare la differenza e consente loro di migliorare il proprio rendimento accademico.

In questo senso vendere appunti significa non solo guadagnare ma anche partecipare attivamente a un sistema di supporto reciproco. È una dinamica che si basa sulla condivisione delle conoscenze e che, spesso, permette agli studenti di affrontare esami o progetti con maggiore sicurezza e preparazione.

Questo valore aggiunto rende gli appunti non solo un prodotto da vendere, ma anche uno strumento per favorire il successo accademico di altri. Grazie alle piattaforme online, i laureandi o anche i laureati possono caricare i loro appunti e continuare a guadagnare senza un impegno diretto.

Si tratta, infatti, di un’opportunità di guadagno passivo: una volta caricati i materiali su una piattaforma, questi possono essere venduti più volte senza la necessità di ulteriori interventi.

Consigli per vendere gli appunti universitari in maniera efficace

Come per tutte le cose da vendere online, anche per gli appunti sono valide alcune regole generali che ti permettono di far fruttare il tuo lavoro universitario: per avere successo è fondamentale curare alcuni aspetti cruciali. Prima di caricare i materiali su una piattaforma, è importante considerare una serie di fattori che possono influenzare sia la possibilità di vendita sia la soddisfazione degli acquirenti.

Gli appunti di qualità sono quelli che si distinguono per chiarezza e precisione. Devono essere ben organizzati, con titoli e sottotitoli che aiutino a navigare tra i contenuti e facilitino lo studio. È utile includere schemi, elenchi puntati, tabelle o grafici per rendere le informazioni più accessibili.

Inoltre, gli appunti completi, che coprono l’intero programma di un corso, risultano molto più attraenti rispetto a materiali frammentari o incompleti. La leggibilità è un altro fattore chiave: evitare abbreviazioni poco comprensibili o un linguaggio troppo tecnico può fare la differenza nel rendere il materiale adatto a un pubblico più ampio.

Scegliere il giusto formato

Sebbene la digitalizzazione abbia semplificato la distribuzione di contenuti, è importante scegliere il formato più adatto per i propri appunti. I formati digitali, come PDF o file Word, sono preferiti dalla maggior parte delle piattaforme e degli studenti, poiché consentono un accesso immediato e una facile condivisione. Un file PDF, in particolare, garantisce che il layout e la struttura rimangano invariati su qualsiasi dispositivo. Tuttavia, in alcuni casi, appunti scritti a mano e scansionati possono essere altrettanto richiesti, soprattutto se chiari e ben leggibili.

C’è da sottolineare inoltre che quando si vendono appunti, è essenziale assicurarsi che i contenuti siano originali e non copiati da libri, dispense ufficiali del corso o altri materiali protetti dal diritto d’autore. Ricorda anche di fare una bella descrizione degli appunti che metta in evidenza in modo chiaro cosa offrono i materiali, il corso e la materia a cui si riferiscono, il livello di approfondimento e gli argomenti trattati per attirare più persone e vendere di più.

Andiamo ora a vedere nello specifico quali sono le 5 migliori piattaforme e app per vendere i propri appunti universitari online.

docsity.com: il sito per vendere appunti universitari

Docsity (ex Doc4Sale) è una piattaforma altamente professionale per vendere gli appunti universitari di cui possiedi la totale proprietà intellettuale. Può trattarsi sia di appunti universitari che di liceo, ma anche tesine e dispense, tesi di laurea e slide, qualsiasi tipo di riassunto o tema, presentazioni e schemi.

Per farlo basta caricare il documento che abbia una buona qualità e creare un annuncio con indicato il prezzo, la descrizione accurata e tutte le indicazioni che faranno vendere meglio il tuo materiale. A questo punto la piattaforma pensa a tutto: ritiri i tuoi guadagni con PayPal, è richiesto un prelievo minimo di 5 euro e puoi ritirare il denaro dopo 15 giorni. I documenti saranno disponibili sulla piattaforma per la vendita in tutto il mondo quindi potenzialmente hai una vetrina da venditore infinita.

Docsity è una buona piattaforma in generale per studenti, completa di guide e consigli, corsi e una ricca community di persone che si supporta nello studio ma anche nel lavoro.

instadoc.it: la piattaforma italiana facile e gratuita

Instadoc è una piattaforma progettata per consentire agli studenti di monetizzare i propri appunti universitari, offrendo un processo semplice e intuitivo per la vendita dei materiali di studio. Gli utenti si registrano gratis e caricano un numero illimitato di documenti: quindi gratis.

A questo punto il venditore decide il prezzo, ma la piattaforma fornisce anche assistenza se si ha bisogno per la valutazione degli appunti. Per poter ritirare i propri guadagni la soglia minima è di 10€ e si può ritirare sia tramite PayPal che tramite bonifico bancario.

La piattaforma fornisce suggerimenti per ottimizzare le vendite, come creare titoli accattivanti, aggiungere dettagli specifici sull’annuncio, stabilire prezzi competitivi e promuovere i documenti attraverso i social media. La commissione sui prelievi è del 30% che la piattaforma trattiene per coprire i costi di mantenimento e gestione. Inoltre, anche in questo caso, si tratta di una piattaforma con tanta competizione, quindi è necessario sapersi distinguere per essere certi di vendere efficacemente i propri appunti.

Appuntibay.com: la scelta professionale

Questa piattaforma è dedicata a studenti di tutto il mondo e possiede una valida funzionalità relativa alla ricerca di appunti che consente di filtrare per regione, ateneo, facoltà e corso di laurea ma anche materia, docente e titolo, insomma si può fare una ricerca altamente raffinata. Inoltre, appuntibay possiede una rete di copisterie affiliate in cui è possibile richiedere la stampa del proprio materiale. La quantità dei materiali è ampia, e grazie ai filtri di ricerca è facile trovare i propri appunti specifici per materia o corso.

Inoltre, si può scegliere tra formato digitale o cartaceo e questo migliora la resa complessiva della piattaforma. I venditori possono stabilire liberamente il prezzo dei loro materiali esattamente come nelle altre piattaforme, ma bisogna sempre valutare il prezzo delle commissioni sulle vendite che influiscono sui guadagni. Quindi il catalogo è molto ampio, ma si tratta di una piattaforma che non punta sulla creazione di community, assistenza o altro, quanto piuttosto sulla sola compravendita.

studypool.com: appunti da tutto il mondo

Al contrario della precedente, Studypool è una piattaforma dedicata allo studio che mette in contatto studenti e tutor per fornire assistenza su una vasta gamma di materie accademiche. Oltre al servizio di tutoraggio, Studypool offre una funzione chiamata “Notebank”, che consente agli utenti di vendere e acquistare documenti di studio.

Studypool permette agli utenti di caricare documenti di studio, come appunti, dispense e guide, nella sezione Notebank. Ogni volta che un documento viene visualizzato da un altro studente, il venditore può guadagnare fino a $10. La piattaforma offre anche il servizio di tutoraggio Q&A, gli studenti infatti possono porre domande specifiche e ricevere risposte dettagliate dai tutor.

Il processo prevede la pubblicazione di una domanda, la selezione di un tutor e la ricezione di una spiegazione personalizzata. Oltre al tutoraggio basato su domande e risposte, Studypool offre sessioni di tutoraggio video e la possibilità di organizzare incontri di persona, ampliando le modalità di apprendimento disponibili per gli studenti.


Anche qui è possibile creare una fonte di reddito passivo e monetizzare sui propri appunti universitari ma i guadagni dipendono sempre dalla domanda e dalla qualità del materiale fornito. Inoltre, emergere come venditori su studypool può essere difficile vista la quantità di utenti e di materiale, ma si tratta di una piattaforma di supporto molto valida a livello internazionale dove potersi confrontare con professionisti e studenti.

skuola.net: lo store per gli appunti universitari

Skuola.net è una piattaforma italiana dedicata alla compravendita di appunti, riassunti e tesi universitarie, che offre agli studenti un luogo in cui caricare il proprio materiale didattico e di accedere a tante info e risorse utili. Tramite l’invio di appunti e tesi gli utenti possono caricare gratuitamente i propri appunti e tesi sulla piattaforma. Su skuola.net si ha una visibilità elevata grazie a una base di 8.000.000 di studenti mensili quindi una vasta platea di potenziali acquirenti per i materiali caricati.

Inoltre, la piattaforma utilizza tecnologie di Digital Right Management (DRM) per proteggere i documenti dalla pirateria e in questo modo garantisce la sicurezza dei contenuti degli autori. È possibile incassare mensilmente tramite PayPal e prelevare i compensi accumulati in qualsiasi momento. Ampia visibilità, facilità d’uso e protezione dei contenuti sono tutti fattori che rendono skuola.net un portale interessante per vendere appunti e riassunti universitari e non.