Garantire transazioni online sicure, questo è il ruolo chiave svolto dal codice di sicurezza comunemente noto come CVV (Card Verification Value) o CVC (Card Verification Code).
Si tratta di una sequenza numerica di 3 o 4 cifre presente sul retro della carta progettata appositamente per confermare che chi utilizza la carta sia effettivamente in possesso di tale supporto fisico. Questo codice non è presente nella banda magnetica né nel chip, il che lo rende un metodo essenziale per prevenire frodi legate all’uso improprio dei dati della carta.
Il CVC nelle transazioni online: come funziona?
Il CVC viene richiesto durante le transazioni in cui la carta non è fisicamente presente, come ad esempio quanto si effettuano acquisti su piattaforme e-commerce o rinnovi di abbonamenti Netflix o Prime. Questo codice consente alla banca emittente di verificare la legittimità della transazione controllando che la carta sia in possesso del titolare. La sua assenza dai dati memorizzati nei sistemi dei commercianti garantisce maggiore sicurezza, poiché riduce il rischio che venga intercettato da malintenzionati in caso di violazione dei database.
In pratica, quando effettui un acquisto online, il CVC viene combinato con altre informazioni (numero della carta, data di scadenza, nome del titolare) per creare un sistema di autenticazione. La richiesta del CVV rappresenta uno step aggiuntivo che conferma la validità della carta e protegge il titolare da eventuali usi fraudolenti ed è uno dei numeri delle carte da conoscere assolutamente.
CVV o CVC sulla carta: dove cercarlo
Il codice di sicurezza può essere ubicato in modo diverso a a seconda del circuito della carta:
- Sulle carte con circuito Visa, Mastercard e Diners Club, è solitamente stampato sul retro, accanto alla firma del titolare della carta.
- Sulle carte American Express, invece, è possibile visualizzarlo sulla parte frontale ed è composto da 4 cifre.
Il CVC si trova sapientemente lontano dal numero principale della carta o PAN, il che contribuisce ulteriormente a limitare l’accessibilità non autorizzata. Inoltre, il numeretto viene spesso stampato sulla carta e non è in rilievo, in questo modo è meno visibile e la sicurezza è amplificata.
Perché il CVC è così importante?
Il CVC è un codice univoco per ogni carta e cambia ogni volta che viene emessa una nuova carta (ad esempio, in caso di smarrimento o scadenza). Questo significa che, anche se una carta viene clonata fisicamente, senza il CVV il suo utilizzo online risulta limitato.
Negli ultimi anni, l’efficacia del CVV è stata potenziata da tecnologie avanzate come l’autenticazione a due fattori (2FA) e il protocollo 3D Secure 2.0. Questi sistemi aggiungono ulteriori livelli di verifica, come l’invio di un codice OTP (One-Time Password) via SMS o email, assicurando che il pagamento venga autorizzato solo dal legittimo titolare della carta. In alcuni casi, istituti di credito offrono CVV dinamici, generati tramite app, che cambiano periodicamente per aumentare ulteriormente la sicurezza.
Immagina di effettuare un acquisto su una piattaforma di e-commerce. Dopo aver inserito il numero della carta e la data di scadenza, ti viene richiesto il CVV. Questo passaggio conferma che sei in possesso della carta fisica e protegge il tuo pagamento da eventuali utilizzi illeciti. Anche nel caso in cui i dettagli della tua carta vengano intercettati, senza il CVV il truffatore non potrebbe completare una transazione.
Le normative vigenti impediscono l’archiviazione dei codici CVV nei database delle transazioni per ridurre il rischio di furto. Anche se gli hacker riescono a rubare numeri di carta e date di scadenza, la mancanza del CVV impedisce loro di completare transazioni online. Tuttavia, i truffatori che hanno accesso fisico a una carta possono sfruttare il CVV per acquisti fraudolenti. Per questo motivo, è importante combinare il CVV con misure di sicurezza avanzate, come l’autenticazione a due fattori e i CVV dinamici, che cambiano periodicamente grazie a strumenti digitali.
Commercianti: come impattano le frodi e le contestazioni
Oltre a fungere da barriera contro l’utilizzo fraudolento delle carte, il codice di sicurezza (CVV o CVC) ha un impatto significativo anche sulle attività commerciali. La verifica del CVV non solo protegge il cliente, ma aiuta anche i commercianti a evitare costi derivanti da addebiti fraudolenti e contestazioni.
Quando una transazione fraudolenta viene contestata dal titolare della carta, il commerciante si trova a dover rimborsare l’importo e a pagare le commissioni di storno imposte dai processori di pagamento. Un numero elevato di contestazioni può addirittura portare a conseguenze più gravi, come l’inserimento dell’attività in un programma di monitoraggio delle frodi. Questo comporta costi operativi maggiori e, nei casi peggiori, l’impossibilità di accettare ulteriori pagamenti con carta.
Per questo motivo, i commercianti devono bilanciare sicurezza e usabilità, implementando tecnologie avanzate di verifica automatica del CVV. Strumenti come i sistemi di rilevamento delle frodi basati su machine learning consentono di identificare le transazioni sospette senza penalizzare i clienti legittimi. In questo modo, si garantisce una protezione efficace contro le frodi, senza compromettere l’esperienza dell’utente durante il pagamento
CVC: meglio statico e dinamico?
Non tutte le carte utilizzano lo stesso tipo di codice di sicurezza ma esistono due tipologie di codice di validazione: da una parte il CVC statico, che si trova nella maggior parte delle carte tradizionali ed è di tipo fisso, che rimane invariato per tutta la durata della carta. Altri istituti finanziari offrono carte con un CVC dinamico, che cambia infatti periodicamente oppure è generato ogni volta attraverso un’app mobile. Con questo sistema la sicurezza aumenta notevolmente, rendendo quasi impossibile l’uso fraudolento dei dati.
Il CVC statico è fisicamente stampato sulla carta e può essere letto facilmente, ma questa sua visibilità rappresenta anche un punto debole: se i dati della carta vengono esposti o clonati, il CVC statico non offre alcuna protezione aggiuntiva. Al contrario, il CVC dinamico si distingue per il fatto di essere visibile solo all’interno di un’app sicura e cambia automaticamente ogni pochi minuti, o a ogni utilizzo. Questo sistema impedisce ai truffatori di sfruttare eventuali dati compromessi per effettuare transazioni fraudolente.
Il codice dinamico è generato utilizzando algoritmi crittografici avanzati e sincronizzato con i server dell’istituto emittente. Può essere richiesto attraverso l’app della banca o visualizzato su carte fisiche con display elettronico integrato. Una volta generato questo rimane valido solo per un tempo limitato che si aggira solitamente tra i 5 e i 10 minuti e in questo modo garantisce un livello di sicurezza superiore.
Si può scegliere tra CVC statico e dinamico in base all’uso che se ne fa: il codice di sicurezza dinamico è ideale per chi utilizza frequentemente carte per transazioni online. Tuttavia, potrebbe risultare meno pratico in contesti dove è richiesta una maggiore rapidità o in situazioni in cui non si può accedere all’app per mancanza di connessione, ad esempio. Il CVC statico resta quindi più immediato da usare anche se richiede una maggiore attenzione nella protezione della carta.
Best practice per proteggere il codice CVC
Una delle prime cose da non fare, ovviamente, è rivelare il codice di sicurezza della carta di credito a nessuno. Lo stesso vale per eventuali rivenditori online che chiedono il CVC anche se non hai ancora effettuato un acquisto. Se si sta pagando con la carta un acquisto di persona non hai bisogno di consegnare il tuo CVV, quindi se questo richiesto meglio mettersi in allarme: il CVV è necessario solo per transazioni effettuate online o al telefono.
Ecco alcune cose che puoi fare per proteggere ulteriormente la tua carta di pagamento:
- Non archiviare il CVC.
Le normative dei principali circuiti di pagamento vietano l’archiviazione del codice CVC nei database aziendali. Anche se un hacker riesce a rubare numeri di carta o date di scadenza, la mancanza del CVC impedisce il completamento di transazioni online. Per questo, assicurati sempre che i siti e le piattaforme che utilizzi rispettino questi standard di sicurezza.
- Utilizza l’Autenticazione a due fattori o 2FA
Implementa la 2FA per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza. Questo sistema combina il CVC con una verifica aggiuntiva, come un codice OTP inviato via SMS, una notifica push o l’autenticazione biometrica. Questi metodi rendono quasi impossibile l’accesso non autorizzato anche in caso di furto dei dati della carta.
- Sfrutta il sistema 3D Secure
Molti circuiti offrono il protocollo 3D Secure (come Verified by Visa o Mastercard Identity Check), che richiede un’autenticazione aggiuntiva prima di completare il pagamento. Questo sistema protegge il tuo conto contro eventuali tentativi di frode, confermando che solo tu puoi autorizzare la transazione.
- Utilizza Carte virtuali o CVC dinamici
Quando possibile, adopera una carta virtuale per gli acquisti sul web. Queste carte generano un numero temporaneo, incluso il CVC, che diventa inutilizzabile dopo una sola transazione o dopo pochi minuti. Alcuni istituti inoltre offrono carte con CVC dinamico consultabile via app, garantendo un livello di sicurezza superiore, chiedi quindi alla tua banca se puoi passare a un CVC dinamico.
- Attiva le notifiche in tempo reale
Molti non lo fanno perché pensano possano essere fastidiose ma attivare le notifiche per ogni transazione effettuata con la tua carta ti permette di essere informato in caso di movimenti sospetti e potrai procedere al blocco tempestivo della carta.
- Non fotografare i dati della carta
Meglio non fotografare mai la tua carta di credito o il codice di sicurezza, le foto spesso vengono archiviate nel cloud, il che rende più facile per gli hacker accedere ai dati della tua carta.
- Utilizza una VPN negli spazi pubblici
Se sei una persona che viaggia spesso e utilizza reti WiFi pubbliche ricordati di utilizzare una VPN. Ciò ti consente di proteggere le informazioni personali migliorando la tua sicurezza.